Monday, August 16, 2010

08 agosto 2010

Ieri, sabato 7 AGOSTO abbiamo passato il giorno alla DBYES e alle 4, insieme a Don Sebastian, Father John e le sue sorelle polacche siamo stati invitati ad una braciolata a casa dell’ “ingegnere” che sta dirigendo i lavori di costruzione. Casa molto grande e spaziosa (per descrizione dettagliata, che qui tralascio, rivolgersi alla sottoscritta) abitata solo per qualche mese (vivono in Polonia) dall’ingegnere polacco, dalla moglie kenyana e da due mulattini meravigliosi di 6 e 8 anni che sanno polacco, inglese e kiswahili, lingue tra di loro diversissime: nulla è impossibile! A tavola si è parlato inglese,polacco,kiswahili e persino qualche frase in italiano: 4 lingue per 7 persone..



50 KISSES... Oggi messa animata dai ragazzi che stanno partecipando al “training the trainers” (come tutte le mattine da una settimana a questa parte): molto bella, allegra, con quei canti che in kiswahili hanno un’intonazione particolare,più squillante, più ritmata; accompagnati poi da tamburelli, bonghi, pianola e altri strumenti tradizionali creano un complesso fantastico. Il tutto sommato poi ai vestiti, sempre quei vestiti colorati che addosso a quasi tutte le ragaze e le donne nella chiesetta, ravvivavano la grigia giornata.. dopo colazione Father Sebastian mi ha invitato ad assistere ad una sua session durante quest’ultimo giorno di "training the trainers": tema era la comunicazionee la radio, quali sono i mezzi per comunicare, che messaggi passano giornali, tv, radio, cosa assimiliamo, quali feedback abbiamo... la comunicazione infatti è una cosa a cui non pensiamo spesso, anche se è parte di noi. Oltre a comunicare elefonando, mandando messaggi, inviando una mail, scrivendo una lettera, parlando,..abbiamo tantissimi alri modi per comunicare: se siamo arabbiati urliamo, se non siamo d’accordo stiamo in silenzio, se siamo interessati facciamo domande.. comunichiamo con tutto il nostro corpo: persino con occhi e bocca. Donando un sorriso si comunica. Solo uno sguardo può avere mille significati diversi. È stato un argomento interessante nell’analizzare poi l’intestazione del “Daily Nation”, giornale nazionale kenyano, cosa riportava dopo la vittoria del si nel referendum: “the new face of Kenya”, con la foto di una famiglia (3 persone...da quando una famiglia africana ha solo un figlio?!) felice, sorridente, ricca... è questa la “nuova faccia del Kenya” dopo l’approvazione della nova costituzione?! No..la nuova situazione non ha cambiato e non cambierà la vita delle persone negli slum di Kibera, Mathare, Korogocho, Dagoretti.


Quel sì a favore dell’aborto, della privatizzazione delle terre e della concessione di giardini ai musulmani non migliorerà la vita di chi vive nei villaggi, di chi vende oggetti per strada o di chi dorme sotto gli alberi. Non migliorerà nemmeno la vita di chi è più fortunato ed ha un suo campo da coltivare.. e tutta questa falsa informazione ce la trasmettono i media.


Dopo questa interessante lezione e pranzo, siamo partiti per incontrare dei giovani ex ragazzi cresciuti con Fr.Sebastian. Dalle 4pm alle 9.30pm abbiamo avuto occasione di partecipare alla vita di una cittadella vicino a Nairobi una domenica pomeriggio: bar tranquillo, divanetti, tavolini e televisioni in giro per il locale..gente seduta e rilassata. Man mano che passava il tempo, mentre ordinavamo un piatto di sausages, ragazzi e uomini arrivavano per assistere alla partita in diretta su sky di CHELSEA-MANCHESTER. Per 2 ore c’era una grande folla che ha guardato la partita, ansiosa e rilassata insieme. Serata è poi proseguita in chiacchiere..con notte insonne.






2 comments:

  1. Opinioni tue (sul referendum) o quelle che hai sentito?
    Ma in che senso, "concessioni di giardini ai musulmani"?

    andrea

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