Wednesday, September 8, 2010

1 settembre 2010

Insieme alle pagine scritte sta per finire anche la mia avventura..mi lascio alle spalle Korr e per qualche giorno divento una “turista occidentale d.o.c”,anche se ciò non mi esalta.



BOMAS OF KENYA_TRADITIONAL DANCES… 27 AGOSTO 2010


Assieme a Stephen (ragazzo americano amico di Fr.Seba) e portati da Fr.Seba andiamo a vedere a Karen un gruppo di ballerini che con musiche, danze, costumi e canti hanno riproposto la tradizione musicale di varie zone del Kenya: Malindi, Mombasa, Nata Veta, Kisumu, Machakos (kikamba dance), Masai, Samburu.. interessante vedere le riproduzioni, anche se sarebbe stato ancora più bello vederli “dal vivo”, vederli ballati dalle popolazioni locali. Ciò che mi ha fatto avvicinare un pò alla realtà sono state le riproduzioni di vestiti e atteggiamenti dei samburu e dei moranes...mentre quei ragazzi li “imitavano”, io rivedevo davanti a me le “vere” donne samburu e i “reali” guerrieri. Mi ha fatto ripensare a Korr e alle manyattas..e mi chiedo ancora come facciano a sopravvivere.

 DAUGHTERS OF THE SACRED HEART_PROFESSIONE PERPETUA…


Il mattino di sabato 28 agosto, io, Fr.Seba e Stephen siamo andati alla celebrazione della professione perpetua di quattro suore della congregazione “Daughters of the Sacred Heart” , una delle quali era una giovane proveniente da Nzaikoni, ex villagio dove Fr.Seba è stato per ben 7 anni. Cantata, celebrata dal vescovo ausiliario di Nairobi e concelebrata da altri dieci preti, è stata una messa solenne. Il coro che la animava cantava magnificamente, anche se esagerava un pò nel ballo: sembrava che questo non fosse più una preghiera, ma diventasse spettacolo. Presi dall’entusiasmo di non si rendevano conto che era pur sempre una celebrazione! Dopo aver pranzato nell’istituto, abbiamo atteso per circa due ore (..i tempi africani!) che Fr.Sebastian salutasse Sister Cecily e gli ex-parrocchiani..tornati a casa alle 6pm dopo non essere riusciti ad evitare il traffico di Karen.



NAIROBI NATIONAL PARK... Dopo essere andata a letto tardi sabato sera, la domenica in piedi alle 5 di mattina per messa celebrata da Fr.Seba e partecipata da me e dal ragazzo americano, pronti per partire alle 6,30am dopo aver fatto colazione. Altra giornata vissuta come “turista”: visita del Parco Nazionale di Nairobi, area naturale protetta, con un’estensione di 117 km2. È uno dei rari parchi che si trova nei pressi di una grande città (e dal quale si potevano osservare gli alti palazzi di Nairobi..i grandi mix: da un’area naturale quasi intatta, vedere le grandi costruzioni della capitale). È stata una bella esperienza: isolarsi dai rumori della strada, lontano dai matatos, dai mercati, dalle bancarelle, dal via vai di gente, per essere immersi in un pezzo di savana, in una giornata uggiosa, fredda e con una leggera pioggerellina, ma che nonostante tutto era affascinante.

 Abbiamo avuto la fortuna di incontrare sul nostro tragitto 5 leonesse e 2 leoni, fermatisi davanti e dietro a noi come a dire: “guardateci, siamo qui per voi!”. La meraviglia di avere quei felini, i Simba e le Nala proprio davanti a me era leggermente attenuata dal timore che quegli animali misteriosi potessero diventare aggressivi...fortunatamente questo non è successo. È venuto poi il turno di zebre, gazzelle, gnu, bisonti, cinghiali, scimmie, ippopotamo (che ha voluto mostrare solo le sue orecchie, rimanendo nascosto in acqua come a non voler esere disturbato), giraffe..belle, eleganti, camminavano in mezzo alla strada come se stessero sfilando su una passerella, e quei “Big Five” erano lì (non ho avuto la fortuna di vedere rinoceronti e leopardi..ma solo avere ad un metro per due volte di seguito il re della foresta e le sue “concubine” è una fortuna che non tutti hanno!)...


la cosa strana era che stando lì nel parco, tra la natura e nel silenzio (solo parlando con i miei compagni di viaggio e tentando di zittire il motore della macchina per godere del silenzio..invano, ovviamente) mi sembrava una cosa naturale vedere scimmie alla mia sinistra, zebre a destra, giraffe... beh, sembrava proprio di essere nella giungla vera e propria, tra fauna e flora. Nel più intatto degli ambienti. Accompagnata dallo stupore di avere davanti quegli animali tanto nominati...


e dopo questa bella esperienza durata 6 ore, dopo essere tornati in DBYES e aver mangiato, ci siamo immersi anche nell’esperienza del mercato di oggettistica africana: un grane piazzale che di domenica pomeriggio ospita un gran numero di sciarpe colorate, coperte, tuniche, maglie, borse, orecchini, statuine, braccialetti, lance, dipinti...di tuto e di più, un gran bazar coloratissimo anche in questa giornata grigia. Appena messo piede nel parcheggio, mi sono illuminata: era il mio posto ideale, quello che ricercavo dal 1 agosto, con quelle stoffe coloratissime, statuette in legno, quegli strumenti musicali..era il mio mondo!


In quel momento ho invidiato politici, attori e cantanti che sono ricchi di soldi: avrei voluto comprarmi tutto ciò che i venditori offrivano..se solo avessi avuto tutti quei soldi! La cosa inizialmente sconcertante, poi risultata simpatica era che per ogni prezzo si contrattava: chiunque fosse il venditore (ragazza, donna o uomo) e qualunque oggetto vendesse, partendo dal fatto che ero mzungu, mi diceva un prezzo altissimo e –le prime volte Fr.Sebastian, poi ho iniziato anch’io- bisognava stare lì minimo dieci minuti per contrattare..ma era simpatico, quasi come se fosse una specie di gioco. Dopo aver passato tra la confusione quasi tre ore, abbiamo cenato allo “shade hotel” insieme a Fr.Tony: grigliata di carne e patatine fritte, accompagnati dall’assaggio della Tusker, birra kenyana originale (anche se a me la birra non piace…non potevo tornare in Italia senza averla assaggiata).


NAIROBI CATHEDRAL-CROCODILE FARM… oggi, 30 agosto, mentre Fr.Sebastian sbrigava le procedure per il rinnovo del suo passaporto all’Ambasciata dell’India, io ho visitato cattedrale di Nairobi. Ciò avrebbe dovuto impegnare circa un’ora, ma a causa dell’inefficienza del personale (..un po’ come l’Italia), Fr.Seba è stato lì ben 4 ore…ed io 4 ore dentro e fuori dalla cattedrale. Venutomi incontro finalmente all’1,30pm e visto che eravamo in Nairobi centro in piena ora di punta, decidiamo di andare a mangiare in una trattoria italiana: dopo un mese mangiando Ugali (polenta bianca di mais), pollo, riso, chapati, Irio (purè di patate con chicchi di mais, piselli, fagioli, cipolla), vegetali, chai (tè kenyano), carne di tutti i tipi, pesce,..ritorno ad assaggiare le tagliatelle con il ragù alla bolognese.. una bontà per il palato! ..non che il cibo kenyano non sia buono, anzi. Ma riassaporare una vera pasta non ha prezzo!

Tornati nei pressi di Karen, prima di ritornare in DBYES, Fr.Sebastian mi ha portato a vedere il Mamba Village- crocodile farm- . animali aggressivi e spaventosi, dei quali ho preso in braccio un cucciolo, con mio grande ribrezzo.










OSTRICHTS FARM.. il 31 agosto, partendo alle 2pm siamo passati a prendere una giovane dell’ex villaggio in cui per 7 anni Fr.Sebastian era stato parroco; con lei siamo andati in una rinomata “Ostrichts Farm”, osservando decine di struzzi di tutte le “età”, bevendo succo di mango e mangiando carne di struzzo (molto prelibata, dato che costava parecchio..) di fianco ad una piscina..un piccolo paradiso. Dopo aver passato 4 orette in piacevole compagnia, riaccompagnato a casa Carol e parlato con le sue sorelle, non abbiamo potuto evitare il traffico delle 7,30pm.

Il perenne traffico, alle diverse ore del giorno, che sia mattina, mezzogiorno o sera..sempre e comunque matatos, pullman, macchine vecchie e nuove, bici, carretti, moto..chiunque va ovunque.






















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